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Commette reato il proprietario che minaccia lo sfratto all’inquilino moroso ?





Può succedere che il proprietario durante il contratto di locazione, esasperato dalla morosità dell’inquilino, si lasci andare a qualche affermazione di troppo ,come ad esempio “buttare dalla finestra tutti i suoi effetti personali e di distaccare le utenze (elettriche ed idriche)”, al fine di indurlo a rilasciare l’immobile locato o minacciandolo di intraprendere l’azione di sfratto.

Tali comportamenti potrebbero far sorgere il dubbio sulla loro liceità o addirittura porre il dubbio circa il configurarsi di una vera e propria ipotesi di reato come il reato di minaccia .

Il reato di minaccia previsto dall’ art. 612 del codice penale prevede: «chiunque minaccia ad altri un ingiusto danno è punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a 1.032 euro. se la minaccia è grave o è fatta in uno dei modi indicati nell’articolo 339, la pena è della reclusione fino a un anno. si procede d’ufficio se la minaccia è fatta in uno dei modi indicati nell’articolo 339».

La Corte di Cassazione si è occupata di recente di una fattispecie di questo genere e con sentenza nr 563/2019, pubblicata l’8 gennaio 2019 della Sezione V Penale, ha affermato:

nel reato di minaccia elemento essenziale è la limitazione della libertà psichica mediante la prospettazione del pericolo che un male possa essere cagionato , purchè questo sia ingiusto e possa essere dedotto dalla situazione contigente.

Nella specie il danno minacciato non è ingiusto, poiché rappresenta l’esercizio del diritto del proprietario di un immobile di intimare lo sfratto per morosità. Evento, peraltro, verificatosi, nella specie, all’esito di un procedimento giudiziario. La prospettazione di adire le vie legali, in quanto esercizio di un diritto, non implica un danno ingiusto.

In sintesi rientra nelle prerogative previste dal nostro ordinamento giuridico e riconosciute al proprietario prospettare l’ azione di sfratto all’inquilino moroso, pertanto tale prospettazione non è configurabile come un danno ingiusto richiesto dall’ipotesi del reato di minaccia regolamentato dall’art. 612 c.p.


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